Chiesa Madonna della Neve - Bruganten
La Chiesa dedicata alla Madonna della Neve sorge appena fuori dall’abitato della frazione di Veddo, lungo l’antica mulattiera che sale verso la Veddasca. Il luogo prende il nome di Bruganten, probabilmente mutuato da un valleggio adiacente il piccolo Oratorio (detto di Broganteno).
L’origine del sacro manufatto prende l’avvio da un testamento datato 1711 da parte di don Domenico Baroggi, parroco di Campagnano ma nativo proprio di Veddo. Il testamento ritrovato negli archivi Diocesani di Milano, rappresenta un formidabile spaccato di vita quotidiana di quel tempo, meritandone in un prossimo numero la trascrizione integrale.
Egli lasciò una somma in eredità destinandola proprio alla costruzione di una Chiesa a perenne ricordo. Da allora il nome dei Baroggi rimase indissolubilmente legato alle sorti dell’Oratorio, che fu di proprietà della facoltosa famiglia fino a quando, nel 1929, il Concordato con lo Stato italiano riaprì al culto di tutti gli edifici religiosi di proprietà dei privati.
Nella sacrestia è conservato l’affresco originale di una Madonna con Bambino che campeggiava anticamente sull’altare, oggi sostituita da una statua della Vergine con il Bambino di nessun valore artistico, ma legato ad un ex voto fatto all’inizio del XX secolo da un appartenente la famiglia Baroggi.
Situata in un angolo di particolare bellezza, la Chiesa di Bruganten segnò per intere generazioni un punto di riferimento degli abitanti della piccola frazione sopra Maccagno: secondo una ricostruzione dello storico prof. Leopoldo Giampaolo, all’ombra del sagrato si soffermò spesso la poetessa Ada Negri, allora in vacanza da amici proprio a Veddo.
La festa liturgica della Madonna della Neve cade il 5 di agosto: ogni anno, la prima domenica di agosto si celebra una sagra campestre in un terreno in prossimità della Chiesa e di proprietà della parrocchia, recente lascito testamentario della signora Bianca Gurgo Pairana.
La festa, rappresenta il legame stesso della Comunità di Veddo con I’ antico edificio, che sorse però successivamente alla Chiesa oggi dedicata a San Carlo, e sita nel cuore del paese: ma questa è ancora un’altra storia.
Nel corso dell’anno 2000 la parte esterna dell’edificio è stata oggetto di un generale restauro conservativo.
Testo di Fabio PASSERA
Dove si trova
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