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Chiesa di San Rocco

Ciesa di San Rocco - Campagnano

Storia

L’erezione della chiesa si deve a un voto per la peste di San Carlo che afflisse il villaggio di Campagnano nel 1577. Per la sua edificazione fu scelta un’area fuori dall’abitato, su di un promontorio aperto alla vista sulle montagne circostanti e sul Lago Maggiore. Il primo edificio, di cui non sono noti forma e dimensioni, fu benedetto nel 1596 dal cardinale Federico Borromeo[1].

Nel 1898 don Silvio Viganò fece avviare dei lavori di restauro che, data la povertà della zona e la mancanza di strade adeguate per il trasporto del materiale, durò diversi anni. I lavori si conclusero nel 1915 dal successore di don Silvio, Celestino Del Torchio, che incaricò il pittore Costantino Frisia per la decorazione dell’interno della chiesetta. L’intervento trasformò massicciamente l’antico edificio conferendogli l’aspetto attuale, rimasto sostanzialmente inalterato anche dopo i restauri del 1966-1967. Durante questa campagna di lavori voluta dal parroco don Angelo Bonalumi, furono realizzate nuove decorazioni interne, furono reintonacate le facciate esterne e furono rifatti il tetto e la lattoneria. L’inaugurazione del rinnovato oratorio di San Rocco di Campagnano ebbe luogo il 16 agosto 1967[1].

Dove si trova
Immagini in allestimento

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